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COHOUSING

PREMESSA

Il termine cohousing è utilizzato per definire gli insediamenti abitativi composti da abitazioni private corredate da ampi spazi comuni destinati all’uso comune e alla condivisione fra i cohousers.

Tra i servizi di uso comune ci possono essere ampie cucine, spazi per gli ospiti, laboratori per il fai da te, spazi gioco per i bambini, palestra, piscina, internet cafè, biblioteca, sala meditazione e altro.

Di solito un progetto di cohousing prevede un numero di famiglie che condividono e gestiscono gli spazi comuni in modo collettivo ottenendo i questo modo risparmi economici e benefici di natura ecologica e sociale.

Il cohousing si sta affermando come strategia di sostenibilità: se da un lato, infatti, la progettazione partecipata e la condivisione di spazi, attrezzature e risorse agevola la socializzazione e la mutualità tra gli individui, dall’altro questa pratica, unitamente ad altri ‘approcci’ quali ad esempio la costituzione di gruppi di acquisto solidale, il car-pooling, il car-sharing e la localizzazione di diversi servizi, favoriscono il risparmio energetico e diminuiscono l’impatto ambientale a tutti coloro che aderiscono al progetto di cohousing.

La progettazione partecipata riguarda sia il progetto edilizio vero e proprio, dove il design stesso facilita i contatti e le relazioni sociali, sia il progetto dei cohousers cosa e come condividere, come gestire i servizi e gli spazi comuni.

Il cohousing può rientrare tra le attività riconosciute dalle normative relative all’edilizia residenziale sociale poiché propone, assieme ad un nuovo ed ambientalmente sostenibile modo d’uso del suolo urbano e non, anche l’autogestione degli spazi e dei servizi per la socialità che si vogliono aperti anche al territorio, realizzando così un compiuto modello alternativo di insediamento a bassissimo indice di conflitto sociale.


CONCEPT

Il progetto consiste nel realizzare un’insediamento abitativo sulla base della filosofia del cohousing, già ampiamente diffuso in centro e nord europa ed in alcune zone del nord e centro Italia, si basa sull’articolazione degli spazi secondo un mix funzionale che va dagli spazi privati a quelli condivisi, in varie forme e livelli.

I vantaggi rispetto alle forme convenzionali di edilizia abitativa sono molteplici e interessano più ambiti, dalla sfera politica-amministrativa a quella sociale a quella ambientale.

    • Ricreare il vicinato in un recupero delle relazioni interpersonali che restituiscono alla città valori come la solidarietà, il controllo sociale, l’appartenenza al luogo, la trasmissione della conoscenze delle esperienze transgenerazionali.
    • Soddisfare i bisogni pratici come la cura e l’assistenza degli anziani e dei bambini, la spesa e gli approvvigionamenti, le piccole manutenzioni, la cura del verde.
    • Economizzare spazi, centralizzando alcune funzioni come la generazione termica, la lavanderia-stenditoio, gli spazi per gli hobbies e il fai da te, gli spazi del relax e della cultura (biblioteca, sala meditazione, home theater etc).
    • Usare razionalmente le risorse a cominciare dal suolo per giungere l’energia (fonti rinnovabili) e all’acqua (raccolta acque meteoriche ) in una logica che tenda ai cicli chiusi in cui il rifiuto di un processo diventa risorsa per un altro (fitodepurazione, compostaggio etc).
    • Ridurre visibilmente le emissioni di CO2 grazie allo stile di vita e alle tecnologie impiegate.
    • Ottenere economie di scala dovute alla dimensione medio-grande dell’intervento.
    • Ottenere un minor costo finale di realizzazione dovuto al fatto che il margine dell’imprenditore immobiliare viene eliminato o limitato ai minimi termini, a seconda dell’impostazione dell’operazione.
    • Seguire il progetto e la realizzazione dei propri spazi abitativi in una logica di processo partecipato in cui i futuri abitanti sono persone e non utenti finali che si ritrovano , in qualche modo, a subire le scelte progettuali anziché farle.
    • Avere accesso ad agevolazioni economiche e finanziarie messe in campo dai governi, centrale e territoriale, come sostegno al social housing, in cui il co-housing è compreso (eco-finanziamenti in conto capitale , garanzie riduzione dei punti di percentuale di interessi…)
    • Avere accesso ad agevolazioni e facilitazioni nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, attualmente molto sensibili alla tematica, vista come nuovo modello di social housing in grado di tentare di risolvere l’emergenza abitativa e di aiutare ad acquisire consenzo politico a livello locale.
    • Generare insediamenti a bassissimo indice di tensione e conflitto sociale, con conseguenti benefici in termini di vivibilità e di gestione del consenso per le amministrazioni locali.

SOGGETTI DA COINVOLGERE

I soggetti che potenzialmente potrebbero essere coinvolti nel progetto sono già stati in qualche modo esplicitati e un primo elenco potrebbe essere:

    AMMINISTRAZIONI COMUNALI
  • AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
  • REGIONE TOSCANA
  • AZIENDE PRODUTTRICI; FORNITRICI E INSTALLATRICI DI TUTTO IL COMPARTO DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE
  • ASSOCIAZIONI CULTURALI DI PROMOZIONE SOCIALE
  • STUDI PROFESSIONALI OPERANTI IN CAMPO TECNICO AMMNINISTRATIVO

Le forme di coinvolgimento possono variare a seconda delle singole situazioni ma rimane la necessità di procedere secondo un iter che solo in parte è quello ‘convenzionale’ e ben codificato dall’esperienza degli interventi di edificazione.

In sostanza poiché il soggetto promotore dell’operazione è il gruppo di co-houser si pone il problema di porre in essere una procedura che consenta l’avvio della fase di start-up e dia le necessarie garanzie di tutela ai fini del rispetto degli accordi economici.

IPOTESI DI ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITA’

Il progetto sarà sviluppato per fasi, con controllo dell’avanzamento progressivo dell’iter e verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi finali.

Una prima articolazione implementabile e adattabile delle fasi, una volta individuato il sito e valutatene l’idoneità ai fini dell’operazione è:

- Si individua un soggetto promotore, che verosimilmente può essere il proprietario del terreno, l’imprenditore immobiliare, o altro terzo soggetto con funzione di intermediario.

- Il soggetto promotore e il proprietario sottoscrivono un opzione temporale sul terreno in questione sottoposta a condizione sospensiva relativa alla creazione del gruppo di cohousers in forme associative varie.

Nell’opzione sono contenuti tutti gli elementi descrittivi dell’operazione con dettagliate condizioni economiche e temporali, L’opzione è cedibile a terzi. Nel caso il soggetto promotore sia il proprietario decade la necessità di formulare l’opzione procedendo in proprio o incaricando soggetti terzi alla creazione del gruppo di co-housers.

- Il titolare dell’opzione temporale crea il gruppo di co-housers, in proprio o incaricando soggetti terzi specializzati, sulla base di una descrizione preliminare e di un progetto di tipo ‘urbanistico’ dato che il progetto edilizio dovrà essere elaborato insieme ai co-housers secondo i criteri della progettazione partecipata, oltre ovviamente al piano economico finanziario dell’operazione.

- Una volta creato il gruppo di co-housers (soglia minima per l’avvio dell’operazione) organizzati in forma giuridica l’eventuale opzione viene ceduta ad essi che diventano i soggetti committenti dell’operazione e incaricano i progettisti e, a seguire gli esecutori delle opere edilizie, i gestori amministrativi dell’operazione.

- L’operazione procede secondo i canoni convenzionali tipici degli interventi di edilizia abitativa fino all’assegnazione degli alloggi.

- Diffusione e pubblicazione dell’intervento nelle sedi più varie al fine di porsi come struttura di riferimento territoriale per questo genere di interventi.

PARTNERS ORGANIZZATORI ED ESECUTORI DEL PROGETTO

Per realizzare il progetto occorrono mezzi e risorse umane, più elevata sarà la capacità operativa e professionale dei partners che interverranno nell’operazione maggiore sarà la certezza del successo, minore sarà il dispendio di energie se i partners saranno ben armonizzati tra loro, ovviamente lo spreco di energia equivale a minore profitto per alcuni e maggiori costi per i committenti.

Per questo abbiamo pensato noi in via preventiva a formare il team, in seno al quale c’è innanzitutto stima e rispetto delle reciproche capacità e correttezza nell’operare.

In sintesi interverranno:

a) progettazione-direzione dei lavori;

b) realizzazione immobili;

c) gestione fiscale amministrativa;

d) logistica e coordinamento.

 

Per il ricorso al credito stiamo interessando un istituto che preferibilmente sarà il nostro riferimento per tutte le operazioni finanziarie, sia per la gestione ordinaria che per l’erogazione dei finanziamenti ipotecari a medio termine.

Il nostro orientamento è verso una banca molto radicata nel territorio che proprio per questo motivo ha migliori attenzioni e capacità a seguire le operazioni come questa che stiamo promuovendo.